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Nel silenzio surreale dei giorni piรน duri della pandemia, mentre il mondo si chiudeva dentro case e paure, le emozioni delle donne rimanevano vive, complesse, travolgenti. ร da questo universo sospeso che nasce โ๐๐ผ๐ป๐ป๐ฒ, ๐๐ฒ๐ป๐๐ถ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ถ ๐ฒ ๐ฝ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฒ๐บ๐ถ๐ฎโ, il nuovo spettacolo firmato dalla regia sapiente di Franco Procopio, liberamente ispirato allโomonimo libro di Teresa Catone.
La compagnia della scuola Spazio Scenico porta in scena un mosaico di storie al femminile: una parrucchiera che, pur con le serrande abbassate, continua a pettinare i pensieri delle sue clienti; una giovane condomina che, complice la solitudine, scopre di avere unโinsospettabile inclinazione verso i mariti delle vicine; e poi tante altre vite ordinarie, rese straordinarie dalla lente deformante del lockdown.
Non cโรจ retorica, nรฉ nostalgia in questo spettacolo: cโรจ invece la capacitร di tratteggiare con ironia e delicatezza le sfumature di unโepoca che ha stravolto il quotidiano, ma anche svelato fragilitร , sogni nascosti e inaspettate rinascite.
La regia di Procopio costruisce con cura un affresco corale, capace di intrecciare ritmo narrativo e profonditร emotiva, guidando i giovani attori in un lavoro sorprendentemente intenso. I costumi di Mariella Bruzzese danno voce ai personaggi anche visivamente, riportando alla memorie le giornate infinite trascorse in casa. Le musiche originali di Igor Gullร scandiscono il tempo emotivo della scena, tra malinconia e speranza.
โ๐ท๐๐๐๐, ๐ ๐๐๐ก๐๐๐๐๐ก๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐โ non รจ solo un viaggio nella memoria recente, ma anche un invito a riflettere su quanto, dietro i balconi chiusi e le mascherine, il cuore abbia continuato ostinatamente a battere.
Un appuntamento da non perdere, per riscoprire, con leggerezza e profonditร , lโumanitร che ci ha tenuti vivi.