
Lei una studentessa di Giurisprudenza appena maggiorenne, lui un giovane venticinquenne calabrese emigrato a Roma per costruirsi un futuro.
Il destino li fa incontrare, ed Γ¨ subito Amore, quello con la A maiuscola, non una passeggera cotta giovanile. Di questo, nonostante lβetΓ , ne sono consapevoli, bisogna quindi trovare una soluzione per vivere appieno quellβamore e Melina, concreta e determinata, ha ben presente di non voler aspettare il traguardo della laurea, tantomeno la sfiora lβidea di trasferirsi a 600 km. di distanza per far crescere la sua bella storia sentimentale.
Nicola, che lavora in un panificio in cui, insieme al pane, sfornano pizze al taglio, ben conosce le affollate pizzerie della capitale e ha una felice intuizione: creare qualcosa di nuovo in Calabria, portare lβinnovazione a Guardavalle. CosΓ¬, forte della sua professionalitΓ , lascia il lavoro per tornare al paese natΓ¬o, si presenta ai genitori di Melina e comunica di voler aprire una nuova attivitΓ , a quei tempi originale sΓ¬ ma poco conosciuta in un piccolo paese del sud. Qualcuno storce il naso poichΓ¨ lo ritiene un progetto irrealizzabile, di contro a crederci saranno proprio la sua giovane fidanzata e, forse piΓΉ di lei, la nuova famiglia acquisita al punto che i suoceri non ci pensano molto a dare fiducia a questi due volenterosi ragazzi e mettono a disposizione un locale di loro proprietΓ , li aiutano a ristrutturarlo e il 5 agosto 1985, con 13 tavoli attivi, finalmente si brinda allβapertura della pizzeria Borgorosso Galati.
Un successo inaspettato travolge questa nuova attivitΓ che diventa presto il riferimento gastronomico di tutto il comprensorio; addirittura i bivongesi, dimostrandosi forse piΓΉ di altri un popolo propenso ad accogliere la modernitΓ , eleggono la nuova pizzeria quale locale di riferimento arrivando in massa a gustare la prelibata pizza di Guardavalle. Melina, entusiasta della evidente affermazione e coinvolgendo addirittura le due sorelle, decide di lavorare con il fidanzato e, confermando la sua solida concretezza, abbandona gli studi universitari (dopo aver sostenuto con successo diversi esami ) perchΓ© consapevole che per far bene qualcosa bisogna dedicarcisi anima e corpo. E lei questo lavoro impara a farlo davvero bene, apprende velocemente lβarte della preparazione degli antipasti, gestisce la contabilitΓ della pizzeria e con estrema naturalezza accoglie i suoi ospiti, conscia della valenza di una figura femminile nella gestione di una attivitΓ ricettiva.
Ma tutto ciΓ² non le basta, lei la vita vuol viverla tutta, subito, non vuole aspettare piΓΉ del dovuto, la sua storia dβamore deve essere vissuta liberamente, senza i giusti limiti che la famiglia impone e β¦ il 4 gennaio 1986 la vede, bellissima e raggiante, in abito da sposa. Il lavoro non la spaventa, certo non indietreggia davanti ai ritmi sostenuti della pizzeria e in meno di un anno diventa mamma di Fabio, oggi Dottore in Economia e Finanza, a cui lβanno successivo farΓ compagnia Iside, dolcissima e riservata Dottoressa in Giurisprudenza. Melina racconta, non senza ironia, che il giorno del parto lavora fino alle 20,00, si fa accompagnare in ospedale e alle 22,30 ha giΓ in braccio la sua principessa.
La famiglia si completerΓ nel 1998 quando arriva anche il piccolo Marco, oggi 25enne professionista del food che collabora attivamente con i genitori.
Passa qualche anno, Borgorosso Galati, sempre piΓΉ apprezzata e in costante crescita, vede la risoluta giovane mamma cimentarsi in cucina e proporre prima i piatti tipici della tradizione calabrese, realizzati quasi completamente con prodotti di sua produzione (dalle verdure dellβorto allβolio, dagli insaccati al sugo con la carne del maiale allevato dalla famiglia Guido): inutile dirlo, fa di nuovo centro, ma fermare questa instancabile signora Γ¨ impossibile. Pur sottolineando che non Γ¨ una pasticcera, ma una βpasticcionaβ con la passione dei dolci, Γ¨ consuetudine degli ospiti quella di farsi stupire e deliziare a fine pasto con una prelibatezza. Must imperdibile? La crostata di limoni!
Nicola Γ¨ rimasto invece il protagonista indiscusso della pizza, famoso per i suoi impasti con farine sempre diverse, per la leggerezza delle sue creature grazie alla lunga lievitazione e alla capacitΓ di interpretare lβincidenza del meteo sullβimpasto. Un carattere schivo quello del Maestro Pizzaiolo, che ha continuato a coltivare con amore e maestrΓ¬a quello che, ben 38 anni fa, era solo un sogno.
Certo, come ogni attivitΓ di lungo corso, anche Borgorosso Galati ha conosciuto alti e bassi, ma mai una battuta dβarresto, neanche durante il duro periodo di lockdown in cui tutta la famiglia lavora solo tre giorni a settimana per garantire lβasporto, registrando un importate consenso e, fattore ancora piΓΉ importante, consolidando il rapporto di fiducia con i propri clienti per il servizio reso.
Quella del ristorante agrotipico guardavallese Γ¨ una storia in continua evoluzione che oggi offre ai suoi clienti due grandi e comode sale allβinterno, un ampio spazio esterno circondato dal verde, un B&B composto da 12 bilocali; anche la compagine Γ¨ cresciuta esponenzialmente in quanto Fabio ha affiancato la mamma nella parte contabile e logistica dellβattivitΓ , Iside si dedica alla sala e, quando necessario, aiuta in cucina, Marco, invece, si dedica a tempo pieno a quella che sarΓ la sua professione imparando dal papΓ i segreti della pizza perfetta.
Ai tre figli Melina ha insegnato due cose su tutte: il valore del lavoro e lβimportanza dello studio non come mero apprendimento nozionistico, ma quale momento di crescita e arricchimento personale. Questa convinzione nasce dalla sua esperienza, infatti non esita a riconoscere che parte del successo Γ¨ dovuto anche alla fortuna di aver avuto insegnanti di grande spessore che, oltre ad averla introdotta alle discipline prettamente scolastiche, le hanno insegnato il significato delle tradizioni, la grandezza delle proprie radici, la necessitΓ di non modificare quanto fa naturalmente parte di noi. Ci narra anche di un docente che porta nel cuore con grande affetto e stima, il proff. Armogida, autore di un saggio dedicato ai proverbi in dialetto andreolese scoperti qualche anno prima grazie alla sua allieva riccioluta e dal sorriso solare e contagioso.

Melina e Nicola, orgogliosi di quanto hanno costruito, degli obiettivi realizzati nel tempo grazie ai loro sacrifici e alla loro capacitΓ di trovare equilibri non sempre cosΓ¬ facili da raggiungere e mantenere, sono ugualmente grati alla divina provvidenza (di manzoniana memoria, specifica la nostra protagonista) per lβaiuto ricevuto da nonna Antonietta nella crescita dei ragazzi, per lβaffetto che hanno sempre riscontrato nei loro clienti/amici, per lβapprezzamento che i turisti rinnovano di anno in anno, per essere riusciti a superare gli ostacoli che hanno dovuto affrontare rimanendo sempre uniti nella vita privata come in quella professionale.
La loro Γ¨ una lunga storia di amore e di ristorazione che, siamo sicuri, ci regalerΓ ancora tante novitΓ e, ancor di piΓΉ, tante emozioni.